Costruita nel 1606 dal capomastro del Regno Giuseppe Giacalone per collegare la città antica con quella nuova, edificata a una maggiore altezza, la scalinata è lunga oltre 130 metri ed è uno dei simboli di Caltagirone.
Originariamente provvista di diverse rampe di varie dimensioni, nel 1844 esse furono riunificate dando vita ai 142 gradini che dal 1954 furono interamente decorati con mattonelle di ceramica policroma realizzate dall’Istituto Statale d’Arte di Caltagirone.
Le maioliche sono ornate con motivi isolani datati dal X al XX secolo, raccolti e adattati dal prof. Antonino Aragona. Fu l’architetto Marino però a dar vita allo sfavillante sistema d’illuminazione della Scala in occasione delle feste patronali della città, attraverso l’accensione programmata di quattromila “coppi” colorati (lucerne dette “lumere”), collocati la notte prima della festa secondo uno specifico disegno e una progettazione che necessita un mese di preparazione: gli addetti si tramandano quest’arte di padre in figlio.
Grazie a loro, le “lumere” si accendono all’improvviso una dopo l’altra, dando vita a un serpente di fuoco che ammalia gli spettatori per un paio d’ore.