Già citata nei documenti a partire dal 1308, non se ne conosce la data esatta di costruzione.
Nel XV secolo venne completamente riedificata, mentre risale al 1518 la statua di Sant’Agrippina, patrona di Mineo, in legno intagliato e dipinto, opera di Vincenzo Archifel, scultore e orafo napoletano con bottega a Catania.
Gravemente danneggiata dal sisma del 1542, divenne Chiesa Matrice di Mineo nel 1582. Fu ricostruita nella prima metà del XVIII secolo in seguito ai danneggiamenti provocati dal terremoto del 1693.
Il ciclo di affreschi della volta, raffigurante episodi di vita della Santa, è opera di Sebastiano Monaco della fine del XVIII secolo.
La pianta è a croce greca, con tre navate, altrettante absidi e un notevole coro.
Conserva una cripta di pianta quadrata scavata nell’arenaria, che risale ad antiche fasi di costruzione.
La facciata presenta un portale in pietra intagliata con coppie di colonne doriche poste su piedistalli che sostengono un frontone spezzato entro cui è posto un finestrone che dà luce alla navata.
