La data di fondazione della chiesa non è certa, ma si fa risalire alla seconda metà del Cinquecento.
In origine dedicata a Sant’Antonio, nella seconda metà del Settecento fu completamente ristrutturata assumendo le forme odierne.
Il campanile fu aggiunto nell’Ottocento.
A unica navata, l’interno custodisce un pregevole altare in marmo, statue e tele a olio.
Di particolare interesse è l’affresco della volta, opera di Salvatore La Spina del 1789, che raffigura due angeli che tendono una corona di rose alla Madonna nell’atto di porgere un rosario a San Domenico. Il cane dal manto nero e bianco rappresenta l’ordine dei Domenicani e una raffigurazione allegorica della Speranza. Si notano quindi San Vincenzo, dotato di ali, e Lucifero, che dal fondo osserva con disappunto il santo dispiegamento.
