L’edificio di culto più antico dell’abitato era in origine una cappella privata annessa al palazzo baronale della famiglia Trigona di Piazza Armerina, che possedeva il feudo di San Cono Soprano.
Fu elevata a parrocchia nel 1785 e nel 1868 divenne Rettoria della nuova Chiesa Madre. In stile Barocco locale è a navata unica, con la volta affrescata con episodi della vita di San Cono.
In fondo al presbiterio, un altare in marmo del XVIII secolo mostra due aquile, simbolo araldico della famiglia Trigona e al centro è custodita la più antica effige lignea del Santo, realizzata da Gaspare Giudice nel 1788.
L’altare è sormontato ai lati da due piccole statue in terracotta dei Santi Pietro e Paolo, che racchiudono un rosone raffigurante una colomba, simbolo dello Spirito Santo.