In origine la chiesa era una piccola cappella eretta alle pendici del Colle San Marco per volontà del marchese Luigi Trigona della Floresta, barone di San Cono.
Fino al 1899, lungo il lato nord dell’edificio si trovava il vecchio cimitero. La chiesa venne ampliata e restaurata nei primi anni del Novecento, su progetto del geometra Salvatore Novello di Mirabella Imbaccari e grazie a Giuseppa Traversa di San Michele di Ganzaria.
A unica navata ad aula rettangolare, l’edificio termina con un’abside semicircolare coperta da una volta a botte. Lungo le pareti laterali della navata sono posti due altari in marmo dedicati all’Addolorata e a San Calogero, del quale è custodita una statua. Il pavimento è in mattonelle di cemento policromo decorato con elementi floreali.